«Sono ben 150 i principi attivi presenti nella nostra crema idratante.»
L’informatore continuava a decantare le proprietà della sua crema ma mi chiedevo se effettivamente tutti quei principi fossero necessari per idratare la pelle.
E poi, una crema così «barocca» nella sua composizione sarebbe stata tollerata da una pelle sensibile o reattiva?
Inoltre, i conservanti e i coloranti largamente impiegati in tali formulazioni per preservare nel tempo il prodotto sono spesso causa di dermatiti da contatto sia irritative sia allergiche.
In rete, ci sono diverse risorse, alcune in inglese e altre più semplici in italiano, che permettono di conoscere in dettaglio i singoli componenti presenti nelle preparazioni cosmetiche e di valutarne il grado di sicurezza per la salute della persona.
L’ideale sarebbe applicare sulla pelle cosmetici dalla composizione minimalista che, pur svolgendo l’azione desiderata, riducono sensibilmente il rischio di possibili reazioni avverse.
Oggi, la tecnologia aiuta il chimico nella preparazione di cosmetici assolutamente privi di conservanti, di profumi e tensioattivi e quindi particolarmente indicati per le pelli sensibili e/o reattive.
Ecco, quindi che per le pelli più esigenti e delicate è possibile usare un latte detergente contenente solo 6 ingredienti oppure una crema lenitiva che, invece, ne contiene solo 9.
Tecnologia e chimica: un binomio nuovo nel panorama cosmetico dedicato alla salute e al benessere della pelle.
Rivoluzionari e brevettati sistemi di chiusura dei prodotti, evitando i fenomeni di ossidazione e degradazione dei singoli ingredienti, preservano la formulazione del cosmetico nel tempo, garantiscono un’elevata tollerabilità cutanea e mantengono un’efficacia costante come se la confezione fosse stata appena aperta.
Proprio per questo motivo, i cosmetici che utilizzano tale dispositivo non hanno l’obbligo di riportare sulle confezioni il PAO, ovvero l’indicazione sul periodo di validità del prodotto dopo l’apertura.